giovedì 28 aprile 2011

Venerdì 29 Aprile, Presidio alla Prefettura di Perugia

Venerdì 29 aprile il Comitato 2 SI per l'Acqua Bene Comune ha convocato dei presidi davanti alle Prefetture di varie città d'Italia, a Perugia il presidio è stato convocato 


dalle ore 12,00 alle ore 14,00 ai giardini in Piazza Italia
davanti alla Prefettura 
il Comitato Umbria VOTA SI PER FERMARE IL NUCLEARE ha  ritenuto opportuno, dichiara la Portavoce Alessandra Paciotto, utile e doveroso aderire e partecipare al Presidio promosso dal Comitato umbro 2 SI per l'Acqua Bene Comune 
L’operato del Governo che secondo le dichiarazioni dallo stesso Premier, vuole solo impedire agli italiani di esercitare il loro diritto costituzionale ad esprimersi contro o a favore del programma nucleare.

mercoledì 20 aprile 2011

Il Comitato umbro "VOTA SI per fermare il nucleare" non smobilita !

Vogliamo un no definitivo al nucleare.

“Il comitato Umbro vota si per fermare il nucleare non smobilita” è la dichiarazione di Alessandra Paciotto, di Cristina Rosetti e Valentina Galluzzi, le portavoce del comitato regionale e dei due comitati provinciali che si sono costituiti
per organizzare la campagna referendaria contro il nucleare e invitare i cittadini dell'Umbria a votare al referendum del 12 e 13 giugno.

martedì 12 aprile 2011

Regione Umbria - La Presidente Catiuscia Marini aderisce al Comitato Vota Si

Catiuscia Marini è la prima Presidente di Regione che aderisce al Comitato Vota SI per fermare il nucleare.

“Ho sempre dichiarato pubblicamente la mia netta contrarietà all’”opzione nucleare”. Questo in tempi non sospetti e non certo dopo gli avvenimenti, drammatici, del Giappone – così comincia la nota che la Presidente Catiuscia Marini ha inviato al *Comitato Umbro Vota SI per fermare il Nucleare* -  “.La Costituzione afferma un principio – prosegue la Presidente nella sua nota – che pretendiamo sia rispettato: le politiche di gestione del territorio appartengono alla competenza delle regioni e delle città. Decisioni così importanti devono essere assunte d’intesa tra Governo e Regioni. Detto questo ribadisco quanto già affermato: l’Umbria è contraria non ad una centrale nucleare in casa sua, ma alla scelta “nuclearista”.